dalle mani delle nostre nonne, nasce l’arte della pasta fresca, ma non solo… le esperienze gastronomiche devono sorprendere gusto, vista, olfatto, tatto e udito. da qui l’idea di connettere architettura e cibo, ponendo attenzione ai giusti colori, all’equilibrio tra luci e ombre, materiali che possano indurre delle emozioni, il bancone all’ingresso in mattoni che generano una sensazione di calore e benessere, i piani in marmo a ricodare le spianatoie e il legno, elemento del tempo, che inducono sicurezza e raccontano la conoscenza acquisita anche ai clienti più esigenti. il tutto in un paesaggio dai toni attenuati, quasi a voler scomparire, per dare spazio all’eccitazione del buon cibo.
set 2018-ott 2018
35 mq
privato
pierpaolo filipponi - architetto
pamela rastelli - architetto
cristiano roganti - consulente d'architettura feng shui
“credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio.”
Andy Warhol
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